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Innovare creando valore dentro e fuori l’azienda
 

Novità normative e prima ancora esigenze di business ci hanno portato a sentire parlare di Digital Transformation quasi quotidianamente.

Facciamo il punto su che cos’è realmente secondo noi di DG PRO, come va affrontata, quali opportunità crea ma anche quali accortezze richiede.
Sappiamo intanto che si tratta di un cambiamento organizzativo che dovrebbe coinvolgere le basi stesse di un’organizzazione, modificando le modalità con le quali le persone lavorano, il loro modo di gestire e affrontare le piccole o grandi sfide quotidiane e naturalmente i processi e le strategie sulle quali l’azienda, ma anche le persone stesse che la compongono, fanno affidamento.
Possiamo quindi sostenere che la Digital Transformation è essa stessa una grande sfida, ed è vero che può presentare problemi complessi, ma siamo anche convinti che il rischio più grande che può correre oggi un’azienda sia quello di non cogliere l’importanza – diciamolo chiaramente: la necessità – di operare un processo di trasformazione digitale che se ben operato avrà impatti decisivi sull’impresa e sul business stesso.
Addentriamoci meglio nel discorso e chiariamo intanto il concetto di “Digital” per capire cosa è realmente (e cosa non è).
Non si tratta di un Settore e nemmeno di una Funziona Aziendale, è invece un elemento, come l’energia, come la carta, il gas, il vento o la ruota.
Questo elemento, che è diffuso ormai al punto da essere presente in quasi ogni nostra attività, abilita nuovi processi e nuovi modelli di business, generando a sua volta innovazione.

 

Ed ecco quindi che possiamo definire quale deve essere il ruolo dell’innovazione nelle moderne economie. Lo facciamo citando J. Schumpeter, primo economista ad aver esaminato il modo approfondito e sistematico l’argomento. Possiamo dire che l’innovazione nelle aziende ha l’obbiettivo di creare valore e trasferirlo efficacemente al contesto interno o esterno con cui l’azienda interagisce. È proprio questo il concetto a cui deve tendere un progetto di Digital Transformation nell’introdurre una nuova struttura organizzativa in azienda. Ma innovare richiede anche la capacità di generare, gestire e sopportare una discontinuità organizzativa, consci della necessità ma anche della difficoltà dell’innovare.

La Digital Transformation non mira quindi, è appena il caso di specificarlo, a riempire le aziende di tecnologia, ma a portare loro un concreto vantaggio competitivo creando qualcosa di nuovo, non semplicemente facendo una revisione in chiave tecnologicamente più moderna dei processi di business.
Sappiamo bene come la tecnologia passi e diventi obsoleta, ma i vantaggi competitivi – se supportati da processi efficienti e studiati in modo da generare un continuo miglioramento – daranno vita a nuove Transformation e quindi futuri, ulteriori efficientamenti e vantaggi.
La Digital Transformation porta però anche un nuovo modo di approcciare il lavoro di tutti i giorni, oltre all’apprendimento di nuove competenze, sia per l’azienda in generale che per chi si fa promotore e regista del processo di cambiamento.

Ed eccoci quindi a dire, finalmente, che cosa è realmente: è un cambiamento profondo che mira a sfruttare in modo strategico le opportunità che le tecnologie digitali portano in dote, avendo ben presente il percorso da seguire e i cambiamenti da apportare all’organizzazione, sia nel breve che nel lungo periodo, che in ogni caso dovranno coinvolgere:

  • le attività
  • le competenze
  • i processi organizzativi
  • i modelli di business

DG PRO per la Digital Transformation

DG PRO supporta le aziende nel processo di Digital Transformation sia a livello consulenziale che materialmente ottimizzando i processi e la gestione dei flussi informativi.
Come ogni corretto approccio dovrebbe fare in questo ambito, il nostro si muove tenendo in considerazione:

  • il modello organizzativo, perché la gestione delle procedure con documenti elettronici comporta, oltre alla revisione dei processi in ottica digitale, anche un diverso approccio culturale
  • la normativa, dato che negli ultimi anni il legislatore ha emesso moltissime norme a livello di gestione digitale dei documenti e dei procedimenti amministrativi
  • le tecnologie: un vero approccio per processi cliente-centrico deve essere in grado di integrare tutti gli elementi in cui la digitalizzazione è applicabile, quali:
    • Document Management
    • Gestione automatizzata dei processi (BPM)
    • Firma digitale, PEC, conservazione sostitutiva, etc…

 

Ecco le fasi in cui normalmente distinguiamo il progetto:

  1. Studio dello scenario AS IS e quello che – attraverso la revisione dei processi nonché eventualmente del modello organizzativo – sarà lo scenario TO BE
  2. L’analisi delle informazioni, della loro struttura e la definizione del flusso di utilizzo delle stesse
  3. Installazione, configurazione e test di conformità  di quanto realizzato rispetto al documento di analisi
  4. Formazione agli utenti sulle nuove procedure, senza tralasciare gli aspetti legati al cambiamento di mentalità nel modo di concepire processi e informazioni
  5. Verifica periodica sullo stato dei processi realizzati e dei relativi KPI, in un’ottica di miglioramento continuo
  6. Eventuali correttivi o ulteriori miglioramenti in base alle verifiche del punto precedente


Le logiche con le quali procediamo alla revisione dei processi puntano, grazie alla riorganizzazione degli spazi e dei tempi delle risorse, a un aumento della produttività e a una riduzione dei costi, oltre al miglioramento degli standard operativi.
L’ulteriore elemento al quale in molti casi è più che possibile puntare a medio/lungo termine è quello della brand awareness (consapevolezza del marchio), perché un’azienda innovativa andrà a distinguersi sul mercato andando ad attrarre maggiormente clienti, futuri dipendenti e possibili partner.

 

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